GIORNATA MONDIALE FISIOTERAPIA

GIORNATA MONDIALE FISIOTERAPIA

Le GIORNATE MONDIALI  rappresentano eventi speciali, con ricorrenza annuale, che l’Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.) ha identificato e approvato per sensibilizzare governi e cittadini su specifici argomenti.

Sono circa 160 gli eventi riconosciuti dall’O.N.U. e molti altri sono in via di affiliazione. Si monitora l’interesse dei cittadini verso un determinato argomento affinchè gli enti governativi, i cosiddetti decisori politici, possano agire laddove ne sia riconosciuta la correttezza e la necessità sociale.

 L’08 settembre prossimo ricorre la Giornata Mondiale della FISIOTERAPIA.

Questa branca  della Medicina, per quanto abbia origini che risalgono ai padri della Medicina, Ippocrate e Galeno, considerati anche padri  della FISIOTERAPIA in Occidente, ancora oggi non occupa il rilievo che invece le è dovuto.

Spesso nel passato la FISIOTERAPIA è stata associata a stregoni, santoni, “conciaossa” e/o a qualche “fortunato” dotato di particolari abilità manuali naturali o ricevute per volontà divina.

 In realtà l’efficacia della FISIOTERAPIA era riconosciuta  già nel terzo millennio A.C. , nel testo cinese del KUNG FU (arti marziali) si descrivevano esercizi fisici e massaggi efficaci  nel raggiungimento di un equilibrio psico-fisico.

Il testo sacro dell’Ayurveda (medicina tradizionale indiana) caldeggia il massaggio a scopo igienico.

 Egiziani, Persiani e Giapponesi  conoscevano e diffondevano i benefici dell’utilizzo delle mani nel trattamento dei traumi e delle malattie  dello scheletro in toto.

 

 

 

Avicenna,  famoso filosofo e scienziato dell’Islam,  autore di numerose opere nel campo della Medicina ( “Canone della scienza medica” e “Libro della cura”), nell’XI secolo, raccogliendo gli insegnamenti di Galeno, descrive i metodi del massaggio  associato ad olii essenziali per curare il corpo e l’anima (aromoterapia).

In Francia Clement Joseph Tissot (1780) è l’autore di “Gymnastique medicinale et chirurgicale”.

Pehr Henrick Ling fondava nel 1813 il “Royal Central Institute of Gymnastics” in cui venivano insegnate le tecniche manuali e gli esercizi  per il recupero funzionale ( la cosiddetta ginnastica svedese).

L’americano Andrew Taylor Still  nel 1874 è stato il fondatore dell’OSTEOPATIA diffusasi inizialmente nei paesi anglosassoni,  attualmente ne è riconosciuta la validità in tutto il mondo  occidentale, (in Italia solo dal 2020!!!).

Esattamente 40 anni fa la Legge 833 del 23 Dicembre 1978, superando il polimorfo sistema assistenziale delle “mutue”,  istituiva il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) merito della  prima donna ministro della Repubblica Italiana Tina Anselmi, che si fondava su  universalità, uguaglianza, equità quindi cure estese a tutti, indipendentemente dal censo, dalla razza, dal sesso. Questo modello universalistico di intendere la sanità  che poggiava su tre pilastri: PREVENZIONE- CURARIABILITAZIONE, ancora oggi non è stato realizzato in toto.

 

 

 

Possiamo certamente dire che attualmente la “CURA” è quello dei tre pilastri che ha trovato la massima realizzazione, in pratica la PREVENZIONE nel nostro paese è ancora peregrina e per i nostri decisori politici non sono sufficienti le innumerevoli centinaia di lavori scientifici, che nella letteratura mondiale  documentano come una buona PREVENZIONE ridurrebbe notevolmente le necessità della “CURA” intesa come grandi, costosi e ingestibili  ospedali.

 Potremmo parlare dei “tumori”, ma praticamente  tutte le patologia  potrebbero avvalersi del “momento della Prevenzione”.

 Questo certamente dovrebbe essere il diritto fondamentale per la tutela dell’individuo e l’interesse della collettività a garantire  la salute di ogni cittadino, art.32 della Costituzione.

Parimenti alla Prevenzione, anche  il pilastro della Riabilitazione è da sempre poco considerato.

 Soprattutto nel nostro paese, quest’ultima è stata considerata alla stregua di “qualcosa che non fa male”.

 Quindi quando non si intravedono altre soluzione terapeutiche, si può  fare anche la “Riabilitazione”!

Attualmente  nei centri medici degni di questo nome,  anche in Italia, si fanno precedere per le cure chirurgiche di elezione (frequente in ambito ortopedico, per esempio prima di impiantare una protesi  di anca, di ginocchio o di spalla) un trattamento riabilitativo rivolto ad accorciare i tempi del post operatorio e  rendendo così il paziente più consapevole di cosa dovrà fare dopo la chirurgia.

 

 

 

Nelle società del mondo occidentale, in cui si assiste alll’allungamento della vita media, grazie ai progressi e a tutte le opzioni anti aging attuali (terapie farmacologiche,  migliorate condizioni sociali, istruzione e non ultima l’alfabetizzazione informatica sempre più presente anche tra in non più giovani) la Riabilitazione ha un ruolo insostituibile!

Attualmente, le cosiddette Malattie Metaboliche ( diabete, dislipidemia, ipertensione, iperuricemia), la fragilità per Osteosarcopenia, la Osteomicrobiologia che  sono sempre più frequentemente esiti delle condizione del nostro microbiota intestinale, si gioverebbero indiscutibilmente dei vantaggi che la Riabilitazione comporterebbe se solo fosse realizzata, assicurando così quanto sancito  dall’articolo 32 della Costituzione.

 

 

 

In alcune  regioni italiane (Toscana) sono state realizzate  le  “Palestre della salute”,  che offrono maggiore attenzione a precise categorie di persone che oltre a giovarsi della cosiddetta condizione di “benessere” secondo l’ O.M.S. ( non semplice assenza di Malattia ma come stato di benessere generale fisico, mentale  e sociale),  che apportano  vantaggi anche in ambito  di farmaco-economia, in un paese come il nostro che ha un debito pubblico ormai accertato di 2.950 miliardi di euro.

08/09/2024


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